Twitter ha accusato pubblicamente Meta Platforms di aver sottratto segreti industriali per costruire il suo nuovo sito di microblogging, Threads. In particolare, la società di Elon Musk sostiene che Meta avrebbe assunto decine di ex dipendenti di Twitter, molti dei quali avrebbero “impropriamente mantenuto” dispositivi e documenti dall’azienda di provenienza, per assegnarli “deliberatamente” a lavorare alla creazione della sua nuova piattaforma di social media, Threads, e ha chiesto di cessare l’utilizzo delle informazioni riservate così illegittimamente acquisite.
L’accusa non ha fornito dettagli concreti riguardo ai dipendenti coinvolti nella creazione di Threads, alla quale si sono iscritti milioni di utenti entro poche ore dal suo lancio. Ma il messaggio – inviato lo stesso giorno in cui Threads ha aperto al pubblico – mostra il livello di preoccupazione di Musk data la base di utenti e le capacità tecniche di Meta.
Il portavoce di Meta, Andy Stone, ha risposto alle accuse con un post di Threads in cui affermava che nessuno nel team di ingegneri del sito è un ex dipendente di Twitter.
Meta ha lanciato Threads a luglio, e da subito si è presentato come la prima vera minaccia per Twitter, in crisi per l’abbandono di molti utenti e inserzionisti per la gestione controversa del miliardario Elon Musk, che ha acquistato il sito di microblogging lo scorso anno.
Threads, così come molti altri siti di social media che sono spuntati negli ultimi mesi, condivide una certa somiglianza con Twitter, ma è difficile in questo caso, secondo gli esperti, provare la violazione di segreti industriali. Per avere successo in una controversia, occorre dimostrare che un proprio concorrente ha acquisito informazioni economicamente preziose la cui segretezza deve essere stata tutelata da misure ragionevoli. Tuttavia, determinare ciò che si qualifica come una misura ragionevole è questione complessa, tanto che bloccare l’accesso alle informazioni potrebbe rendere molto complicata la condivisione delle stesse tra i dipendenti di un’azienda. Solitamente, in questi casi si arriva più facilmente ad un accordo tra le aziende contendenti, dato che a nessuna delle parti conviene che il caso sia discusso pubblicamente a lungo.