Apple ha perso una causa intentata da un trombettista jazz, di nome Charlie Bertini, che ha contestato al gigante di Cupertino l’ingresso, con il suo marchio, nel settore della musica dal vivo. Il musicista, infatti, aveva fondato il marchio “Apple Jazz” nel 1985, dedicato proprio ai live musicali.

La vicenda ha avuto inizio nel 2015, quando Apple ha deciso di lanciare il suo servizio di streaming con il marchio “Apple Music”, coprendo diverse categorie di servizi di musica e intrattenimento. Bertini si era opposto all’uso di tale marchio, sostenendo che il nome avrebbe causato confusione con il suo “Apple Jazz”.

Nel 2021, l’USPTO aveva dato ragione all’azienda fondata da Steve Jobs, sostenendo che il suo marchio era correlato ad Apple Corps, marchio registrato dai Beatles nel ‘68 (oltre che nome dell’azienda operante nel settore multimediale, fondata da questi ultimi) e poi confluito in Apple ben prima del 1985, anno del deposito del marchio “Apple Jazz” del musicista.

In secondo grado, tuttavia, il verdetto è stato ribaltato: Apple non può incorporare, nelle categorie merceologiche del suo marchio “Apple Music”, le esibizioni dal vivo, poiché questa è una categoria diversa dalle registrazioni audio, settore per il quale il marchio era stato originariamente registrato, e che al momento del deposito non comprendeva il settore della musica dal vivo.

«La registrazione di un marchio in relazione ad un bene o ad un servizio non garantisce la priorità per ogni altro bene o servizio non compreso nella domanda di marchio», ha affermato la Corte, che ha anche confermato che il marchio di Apple potrebbe generare confusione nei consumatori.

I legali di Bertini hanno dichiarato di essere soddisfatti della decisione, ottenuta dopo una «lunga e difficile lotta», che forse «aiuterà anche altre piccole aziende a proteggere i loro diritti sul proprio marchio».

Per ottenere il marchio, la Apple di Steve Jobs e la Apple Corps dei Beatles erano giunte ad un accordo giudiziale nel 2007, dopo una battaglia feroce, all’esito della quale si erano divisi l’assegnazione del marchio, e Apple era riuscita a sbloccare i diritti per la vendita delle canzoni dei Beatles su iTunes. Steve Jobs, grande fan della band, per rilevare i diritti sul marchio della Apple Corp aveva pagato mezzo miliardo di dollari.