Nokia ha vinto la causa, intentata all’azienda cinese Vivo in Germania, relativa allo sfruttamento di tecnologie brevettate necessarie all’implementazione degli standard 4G e 5G.

Vivo ha espresso il suo disappunto per la decisione, accusando Nokia di non aver adempiuto all’obbligo di offrire una licenza a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie (c.d. “FRAND”), ma è ora costretta a interrompere la vendita dei propri prodotti attraverso i canali ufficiali in Germania.

«Abbiamo letto con disappunto la decisione del tribunale distrettuale di Mannheim e ci siamo preparati a sospendere la vendita e la commercializzazione dei prodotti interessati attraverso i canali ufficiali di Vivo Germany, se necessario. Ci stiamo preparando a presentare ricorso contro la decisione ed esamineremo altre opzioni. Nel frattempo, continueremo i negoziati con Nokia», si legge sul comunicato ufficiale di Vivo.

La causa ha ad oggetto un brevetto di Nokia – considerato essenziale per gli standard di comunicazione mobile 4G (LTE) e 5G – che descrive un metodo per l’assegnazione di frequenze durante l’accesso a reti radiomobili.

La decisione del tribunale resterà tale almeno finché non si trovi un accordo tra le parti.

«I nostri piani per un impegno a lungo termine nel mercato tedesco rimangono invariati. Vivo continuerà a essere presente in Germania in futuro e i nostri clienti possono continuare a fare affidamento sul nostro servizio. Non vi è alcun impatto sulla nostra attività al di fuori della Germania» conclude il comunicato della società cinese.

La sentenza segue quella, analoga, emessa nell’agosto 2022, quando la vittoria di Nokia in Germania ha comportato il divieto, per l’azienda cinese Oppo, di vendere i suoi smartphone nel mercato tedesco. Anche in quel caso la controversia riguardava le licenze per le tecnologie 4G e 5G, i cui termini erano stati giudicati irragionevoli rispetto, soprattutto, ai ricavi di Oppo delle vendite dei suoi dispositivi in Germania. Sia Oppo che Vivo fanno parte dello stesso gruppo, ossia BBK Electronics, che gestisce anche i marchi Realme e iQOO.

Nokia, però, starebbe portando avanti la stessa causa legale anche in Francia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia, secondo quanto ha riportato il giornale finanziario tedesco WirtschaftsWoche, che ha suggerito che «se questi tribunali seguiranno il verdetto tedesco, Oppo potrebbe abbandonare completamente l’Europa occidentale».