Lo scorso febbraio 2022, le biotech americane Arbutus e Genevant hanno intentato una causa nei confronti di Moderna, sostenendo che quest’ultima avrebbe illegittimamente sfruttato la loro tecnologia brevettata sulle nanoparticelle lipidiche (LNP) per la produzione di “Spikevax”, il vaccino contro il Covid-19 sviluppato da Moderna. Gli LNP sono particelle microscopiche costituite da molecole simili a grasso, che sono sufficientemente stabili da salvaguardare l’mRNA e trasportarlo nelle cellule.

Tuttavia, Moderna ha recentemente affermato che gli attori hanno citato in giudizio la controparte sbagliata nel tribunale sbagliato. Inoltre, ha sostenuto che Arbutus e Genevant in realtà dovrebbero citare in giudizio il governo federale americano, poiché il vaccino contestato è stato fornito in virtù di un contratto stipulato in risposta alle emergenze del Paese. L’azienda, infatti, ha invocato a sua difesa una legge federale risalente alla Prima guerra mondiale, che in passato era stata utilizzata per impedire che eventuali rivendicazioni su brevetti interferissero con la fornitura di materiale bellico.

«In quel contratto» ha affermato Moderna nella propria istanza di archiviazione «il governo ha espressamente invocato la sua autorità sovrana di “autorizzare e acconsentire a qualsiasi uso e fabbricazione […] di qualsiasi invenzione descritta e coperta da un brevetto statunitense”».

In effetti, Arbutus e Genevant hanno affermato che Moderna era a conoscenza dei brevetti in questione e li aveva presi in licenza in altre occasioni, ma ha scelto di non farlo per lo sviluppo e la produzione del suo vaccino Covid-19.

Le parti attrici hanno promesso di continuare la loro battaglia, visto che – pur riconoscendo che Moderna ha portato il vaccino salvavita «dal banco di laboratorio alle braccia a velocità record» – il risultato non sarebbe stato possibile senza l’impiego della tecnologia LNP di cui Arbutus e Genevant sono titolari, tecnologia che ha richiesto anni di duro lavoro per il suo sviluppo e perfezionamento.

A questo proposito, le biotech attrici hanno dichiarato di essere disposte a non azionare rimedi che ostacolerebbero la vendita o la produzione del vaccino di Moderna, e che chiedono solo un equo compenso per l’uso della tecnologia brevettata.

Arbutus e Genevant non sono le uniche a lamentare una violazione di brevetto contro Moderna. La biotech americana Alnylam Pharmaceuticals, ad esempio, ha citato in giudizio Moderna (oltre che Pfizer) accusandola di aver utilizzato illecitamente una tecnologia brevettata dalla stessa Alnylam più di un decennio fa.

Il vaccino di Moderna ha prodotto ricavi per circa 17,7 miliardi di dollari lo scorso anno. Per il 2022, la società prevede ricavi prossimi ai 21 miliardi di dollari.