Shields of Strength, un’azienda texana che fabbrica prodotti a tema militare con sfondo religioso, ha citato in giudizio il Dipartimento della Difesa americano dopo che quest’ultimo ha chiesto di cessare la produzione di piastrine identificative militari con le effigie delle forze armate affiancate a passaggi biblici.
Tali prodotti vengono fabbricati da Shields of Strength da diverso tempo, anche se la politica del Dipartimento della Difesa vieta l’utilizzo dei marchi delle forze armate su prodotti che promuovono messaggi religiosi. Infatti, i marchi del Dipartimento non possono essere concessi in licenza per nessuno scopo inteso a promuovere movimenti ideologici, cambiamenti sociopolitici, credenze religiose (inclusa la non credenza), interpretazioni specifiche della moralità ovvero cambiamenti legislativi o normativi.
Ciononostante, i prodotti in questione – pur presentando, da un lato, frasi ispirate alla fede o versetti della Bibbia cristiana e, dall’altro lato, i loghi delle forze armate statunitensi – sono stati oggetto di licenza già nel 2011 da parte dell’esercito, dell’aeronautica e del corpo dei marine, mentre la marina militare vietava tale utilizzo a causa della natura religiosa dei prodotti.
La svolta è avvenuta nel 2019, quando un gruppo che sostiene la separazione della religione dalla vita militare, la Military Religious Freedom Foundation, ha denunciato la cosa al Dipartimento della Difesa.
In risposta all’azione intrapresa, nel dicembre 2021 la Shields of Strength ha avviato un’azione legale sostenendo che la politica adottata dal Dipartimento della Difesa sarebbe contraria al diritto alla libertà di parola sancito dal Primo Emendamento, e al libero esercizio del credo religioso.
La Shields of Strenght chiede anche il riconoscimento di una somma a titolo di risarcimento del danno, in quanto sarebbe costretta a rifiutare gli ordini che arrivano costantemente dalle truppe militari, che chiedono specificamente di apporre un logo militare accanto ad un versetto della Bibbia.