A decorrere dal 30 marzo 2019 (ossia quando il Regno Unito diventerà paese terzo rispetto all’Unione Europea) anche la norme UE in materia di diritto d’autore, salvo disposizioni transitorie che potranno essere applicate, cesseranno di essere applicate al Regno Unito.
Nel documento “Withdrawal of the united kingdom and EU rules in the field of copyright” la Commissione Europea delinea quelle che saranno le conseguenze prodotte dalla Brexit sul copyright nel Regno Unito.
La normativa UE fin ad ora applicata non produrrà ulteriori effetti, e gli unici applicabili saranno i trattati internazionali multilaterali in materia di copyright di cui l’Unione Europea ed il Regno Unito sono parti, come il “WIPO Copyright Treaty (WCT), WIPO Performances and Phonograms Treaty (WPPT)“ e “Agreement on Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights (TRIPS)“.
Purtroppo si evidenzia come i suddetti trattati non forniscano, nell’ambito del diritto d’autore, il medesimo livello di protezione ad oggi garantito dall’applicazione della normativa europea sul copyright. Conseguenze non trascurabili si avranno con riferimento ai seguenti aspetti specifici:
- broadcasters;
- collective rights management (online rights in musical works);
- orphan works: c.d opere orfane;
- access to published works for persons who are blind, visually impaired or otherwise print-disabled:
- online content portability: portabilità dei contenuti online per “trasferire” abbonamenti ai contenuti digitali;
- sui generis database right: protezione giuridica di database.